Premio Amico Atletico – Napoli 16 novembre 2015

11032340_994496730610749_1710169938200936688_n  QUANDO SPORT E IMPEGNO SOCIALE SI INCONTRANO11218908_994496170610805_4041809395021644772_n
Premio all’impegno e all’integrazione sociale per l’Associazione “Stefano Zavka”, la sez. CAI di Terni e l’Umbria Rugby Ragazze – Napoli  il 16 novembre 2015
di Angela Torri
Storie che si incrociano, viaggiano, connettono…;
storie di amicizia, generosità, coraggio;
storie potenti che abbattono barriere, che includono…
Si è concluso ieri sera nella splendida sala Newton della Città della Scienza a Napoli, la 9^ edizione del premio nazionale “Amico Atletico”, iniziativa promossa dalla Fondazione Gabriele Cardinaletti impegnata da sempre ad individuare quelle storie, lontane dai riflettori che abbiano valore di integrazione sociale attraverso lo sport, in particolare quelle iniziative che puntano a ridurre e rimuovere gli ostacoli fisici e garantire pari opportunità per tutti. A premiare e testimoniare l’impegno della Fondazione molti atleti di calibro olimpico, l’ex pugile Patrizio Oliva, Gianni Maddaloni, papà di Pino judoka medaglia d’oro alle Olimpiadi di Sydney 2000, solo per citarne alcuni.
La sala gremita ha visto sfilare sul palco i protagonisti di quattro storie diverse, ognuna, per i suoi contenuti meritevole di essere conosciuta.
Dalla maratoneta kenyota che ha rinunciato alla vittoria per non superare l’atleta che la precedeva colpita da crampi, permettendole di vincere, all’imprenditore velista anconetano, impegnato fattivamente nel sociale, alla storia del disabile, campione nella vita e nello sport, capace di realizzare enormi successi grazie alla costanza e la determinazione con le quali ha potuto infrangere le barriere “mentali”, ostacoli ben più ardui di quelli materiali.
Ed è la barriera della verticalità imposta dalla montagna, il contenuto della storia che ha visto premiate le ragazze dell’Umbria Rugby con l’Ass.ne Stefano Zavka e la sezione CAI di Terni per aver permesso all’amico disabile Andrea Sansoni di raggiungere la vetta del monte Vettore con la joelette (ausilio che consente a persone con disabilità motorie anche gravi di frequentare gli ambienti montani).
- Sicuramente il premio ricevuto ci onora – dichiara l’allenatore delle ragazze Sergio Depretis – e al tempo stesso ci meraviglia perché non ci aspettavamo un tale riconoscimento per una giornata soprattutto piacevole e appagante, dove la maggiore soddisfazione è stata il sorriso di Andrea – . Aggiunge Ginevra Cimino atleta dell’Umbria Rugby – sia l’esperienza in montagna con Andrea, sia le storie raccontate sono state per me di grandissima ispirazione, perché ricordano sempre che il primo limite che abbiamo è nella nostra testa -. Soddisfatta del grande riconoscimento anche Angela Torri, rappresentante dell’Ass.ne Zavka, che nel ringraziare gli amici sportivi che hanno contribuito alla realizzazione del sogno di Andrea, si riconosce pienamente nella filosofia della fondazione promotrice, auspicando una possibile futura collaborazione per raccontare ancora tante altre storie.

 

 

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